• sesta tappa: la sardegna e i regali del maestrale

    Dopo un luglio da maratona dei mari, affannati da traslochi e trasferimenti, Chioggia, Adriatico, le ioniche, Malta e  Pantelleria, agosto ci porta, sebbene con moderazione, tranquille veleggiate e brevi spostamenti. Letteralmente ubriacati dal sole di Pantelleria partiamo alla volta di Villasimius. Quando ci aspettano parecchie miglia l’organizzazione prevede una sveglia di buon’ora ed una partenza prima di pranzo. Invece, per andare incontro ad un vento capriccioso, da Pantelleria partiremo verso le cinque di pomeriggio. Mai decisione fu più sbagliata: non solo il vento si prende gioco di noi e gira ancora una volta impedendoci di fare rotta verso la Sardegna ma la stanchezza dell’ultimo trekking pantesco sotto il solleone rende…

  • Cetriolo tunisino si sposa con il sardo pecorino

    Durante le sue peregrinazioni lo chef in dinette è sceso a terra nella meravigliosa Carloforte e si è innamorato di alcuni prodotti locali: la facussa e il pecorino sardo. La facussa ha una storia molto affascinante che, ancora una volta, unisce i popoli del Mediterraneo. Alcuni pescatori di corallo liguri vivevano a Tabarka, un’isola a largo della Tunisia. Nel ‘700 furono costretti ad abbandonare l’isola per le sempre più frequenti incursioni dei pirati. Furono quindi autorizzati dal re Carlo Emanuele III a colonizzare l’isola di San Pietro. Da qui la cultura tabarchina che ancora oggi permea Carloforte e la sua gastronomia che vira dal pesto ligure al cus cus arabo.…