• E finalmente la traversata

    A pensarci oggi sembra quasi buffo. Oggi, che siamo fermi da due mesi nella stessa baia. Oggi, che ci sono cresciute le alghe sotto la chiglia e l’altro giorno mi è sembrato addirittura di scorgere un granchietto sul piede del timone. Ma c’è stato un tempo in cui prendevamo la decisione folle e saggia di armare una barca a vela di dieci metri e attraversare l’Oceano Atlantico. 3000 miglia in 24 giorni. C’è stato un tempo in cui ai timori degli altri rispondevamo con liste precise, piani inattaccabili e organizzazione minuziosa. Quel tempo per noi si è cristallizzato in una tarda mattinata di novembre, quando increduli, agitati e sollevati chiedevamo…

  • Nona tappa: il mondo oltre le Colonne d’Ercole

    Gibilterra è un non luogo. Come gli arrivi e partenze degli aeroporti, una comunità temporanea tenuta assieme dalle regole del duty free e dall’inglese come lingua sociale. Divisa dal territorio spagnolo dalla pista dell’aeroporto, che bisogna attraversare  a piedi, tra un atterraggio e un decollo, si accovaccia all’ombra della rocca e delle sue scimmie. Dà il benvenuto al viandante l’icona più scontata: una cabina del telefono rossa, sfondo perfetto per milioni di selfie, tutti uguali. Gibilterra è un lastricato di pietre antiche (forse), lembi di villaggio irlandese di case basse dai tetti colorati, pub che strillano la loro britannicità riuscendo ad apparire autentici come gli anellini colorati rivela-carattere che si…

  • OTTAVA TAPPA: QUARANTA RUGGENTI IN SPAGNA

    Barcellona ci ha ricordato che non siamo soli. Come si può raccontare l’abbraccio di cinquanta persone, amici, fratelli, dopo tre mesi di vita a due? Come si spiega quanto velocemente ci siamo dimenticati del fragore della città, delle macchine, della confusione dopo novanta giorni di isole, borghi, onde? Barcellona ci ha aiutato a spostare il nostro baricentro ed allargare le nostre spalle. Ci siamo rivisti nel sorriso degli altri e quando siamo tornati a guardarci ci siamo trovati diversi. 29 settembre 2019: 40 anni di Gianluca. Un appuntamento che avevamo lanciato prima di salpare da Chioggia, quasi scherzando tra un brindisi e l’altro: “ Allora ci vediamo a Barcellona quel…

  • Settima tappa: Minorca ed il suo lungo abbraccio

    Le Baleari ci attendono e le immaginiamo come pietre preziose in un mare calmo. Nei primi mesi di preparazione e riscaldamento in vista della traversata, questa tappa l’abbiamo pensata come quella dedicata completamente all’ozio. Abbiamo davanti quasi un mese da trascorrere tra Minorca, Ibiza, Formentera e Maiorca. Un mese per godere di un mare caldo, di un sole morbido e dei vizi della Spagna gastronomica. Il benvenuto che ci da Minorca non potrebbe essere dei migliori: scegliamo di atterrare con Marianne nella grande baia alle porte di Mahon, la città a sud-est dell’isola. Entriamo in rada al tramonto, dando le spalle all’isola del Lazzaretto. Questa baia, un tempo destinata alle…

  • sesta tappa: la sardegna e i regali del maestrale

    Dopo un luglio da maratona dei mari, affannati da traslochi e trasferimenti, Chioggia, Adriatico, le ioniche, Malta e  Pantelleria, agosto ci porta, sebbene con moderazione, tranquille veleggiate e brevi spostamenti. Letteralmente ubriacati dal sole di Pantelleria partiamo alla volta di Villasimius. Quando ci aspettano parecchie miglia l’organizzazione prevede una sveglia di buon’ora ed una partenza prima di pranzo. Invece, per andare incontro ad un vento capriccioso, da Pantelleria partiremo verso le cinque di pomeriggio. Mai decisione fu più sbagliata: non solo il vento si prende gioco di noi e gira ancora una volta impedendoci di fare rotta verso la Sardegna ma la stanchezza dell’ultimo trekking pantesco sotto il solleone rende…

  • Quinta tappa: il tappone dolomitico – da Cefalonia a Pantelleria

    Cefalonia è ormai alle nostre spalle, ci sentiamo forti, riposati, abbiamo salutato i nostri nuovi amici ed il desiderio di fare delle miglia spinge. È incredibile come, nonostante sappiamo che nella migliore delle ipotesi sarà faticoso e nella peggiore sarà incredibilmente sfibrante, dopo un po’ di giorni nello stesso posto si faccia spazio dentro di noi la voglia di tornare a veleggiare a lungo. È un’emozione che si può ricondurre a quella dei nostri avi navigatori ed esploratori? È la voglia di mettersi di nuovo alla prova? Il semplice bisogno di andare? La curiosità di quello che ci aspetta al di là dell’orizzonte? Qualunque sia il demone che ci spinge,…

  • Quarta tappa: amarcord della Grecia Ionica

    Finisce di piovere e si riparte per il nostro tour nella memoria: andiamo alla riscoperta di Cefalonia, Itaca, Atokos, Paxos ed Antipaxos, isole verdi incastrate nel mare blu. La nostra prima sosta è a Sivota, una gemma color smeraldo vicinissima a Corfù. Benché si trovi ad un salto dalla costa ci sembra che il turismo, perlomeno quello che spesso deturpa e costruisce senza nessuna remora, sia ancora rispettoso ed armonizzato al contesto. Scegliamo una piccola baia semideserta con una piscina naturale ed ormeggiamo, per la prima volta, cime a terra. Ecco, se la presa del gavitello può suscitare perplessità e a volte timore in chi è sprovvisto di manualità, le…

  • Terza tappa: tzatziki ed ouzo, finalmente in Grecia

    La veleggiata da Bari alla Grecia inizia in mattinata, il mare è ancora grosso dal maltempo dei giorni precedenti ma il cielo è sereno, il vento ci permette di veleggiare per gran parte delle trenta ore che abbiamo davanti. Facciamo i conti con un’onda un po’ fastidiosa (soprattutto se con l’arroganza del neofita fai il gradasso e rimani sottocoperta per la prima mezz’ora rovinando il tuo labirinto…) ma il tempo vola. Il tramonto spettacolare e limpidissimo alle spalle, la cena in navigazione (lo chef in dinette propone polpette di patate lesse e tonno con senape) e in un attimo si fa buio. Partono i soliti turni di notturna e si…

  • Seconda tappa: si va a ballare in Puglia

    Salutiamo Civitanova e rimettiamo la prua verso sud, destinazione finale: Tremiti, le miglia che ci aspettano sono molte. Dall’Italia alla Grecia abbiamo deciso di correre spediti, vorremmo evitare di stare inutilmente nei porti, non così economici, della costa orientale dell’Italia. In questa maratona le Tremiti rappresentano il primo stop che profuma un po’ di vacanza. Ogni volta vorremmo partire la mattina presto, ma dobbiamo ancora prendere le misure con le mille cose da fare pre-partenza… e così da Civitanova ci allontaniamo verso l’ora di pranzo. Da lì a mezzanotte ogni due ore ci ritroviamo ad accendere e spegnere il motore, andiamo avanti a singhiozzo facendo slalom tra i campi di…

  • La partenza: dalla laguna alle Marche

    Ci siamo, il viaggio pianificato a lungo è iniziato. Abbiamo sistemato gli ultimi dettagli, salutato le persone a cui vogliamo bene. Il giorno della partenza è il primo martedì di luglio, prima tappa da Chioggia al Conero. A mezzogiorno molliamo gli ormeggi, salutati dai tuttofare del marina della Darsena Mosella che ci ha ospitato nei nostri primi 9 mesi da armatori (in pratica non è una partenza ma un parto…) e ci allontaniamo dalla laguna. L’obiettivo è quello di provare ad utilizzare il motore il meno possibile, un po’ per risparmiare ed un po’ per abituarci ai ritmi che non sono più quelli della flottiglia, sempre con un occhio al…