• Nona tappa: il mondo oltre le Colonne d’Ercole

    Gibilterra è un non luogo. Come gli arrivi e partenze degli aeroporti, una comunità temporanea tenuta assieme dalle regole del duty free e dall’inglese come lingua sociale. Divisa dal territorio spagnolo dalla pista dell’aeroporto, che bisogna attraversare  a piedi, tra un atterraggio e un decollo, si accovaccia all’ombra della rocca e delle sue scimmie. Dà il benvenuto al viandante l’icona più scontata: una cabina del telefono rossa, sfondo perfetto per milioni di selfie, tutti uguali. Gibilterra è un lastricato di pietre antiche (forse), lembi di villaggio irlandese di case basse dai tetti colorati, pub che strillano la loro britannicità riuscendo ad apparire autentici come gli anellini colorati rivela-carattere che si…

  • OTTAVA TAPPA: QUARANTA RUGGENTI IN SPAGNA

    Barcellona ci ha ricordato che non siamo soli. Come si può raccontare l’abbraccio di cinquanta persone, amici, fratelli, dopo tre mesi di vita a due? Come si spiega quanto velocemente ci siamo dimenticati del fragore della città, delle macchine, della confusione dopo novanta giorni di isole, borghi, onde? Barcellona ci ha aiutato a spostare il nostro baricentro ed allargare le nostre spalle. Ci siamo rivisti nel sorriso degli altri e quando siamo tornati a guardarci ci siamo trovati diversi. 29 settembre 2019: 40 anni di Gianluca. Un appuntamento che avevamo lanciato prima di salpare da Chioggia, quasi scherzando tra un brindisi e l’altro: “ Allora ci vediamo a Barcellona quel…