Cetriolo tunisino si sposa con il sardo pecorino
Durante le sue peregrinazioni lo chef in dinette è sceso a terra nella meravigliosa Carloforte e si è innamorato di alcuni prodotti locali: la facussa e il pecorino sardo.
La facussa ha una storia molto affascinante che, ancora una volta, unisce i popoli del Mediterraneo. Alcuni pescatori di corallo liguri vivevano a Tabarka, un’isola a largo della Tunisia. Nel ‘700 furono costretti ad abbandonare l’isola per le sempre più frequenti incursioni dei pirati. Furono quindi autorizzati dal re Carlo Emanuele III a colonizzare l’isola di San Pietro.
Da qui la cultura tabarchina che ancora oggi permea Carloforte e la sua gastronomia che vira dal pesto ligure al cus cus arabo.
La facussa è un cetriolo che proviene proprio dalla Tunisia, dal sapore fresco e delicato.
Lo chef in dinette ha unito questi ingredienti freschissimi al miele e al riso per una versione rivista e corretta (e più buona) dell’insalata di riso.
Ingredienti:
Miele Millefiori PianaMiele q.b.
1 cetriolo (o facussa)
2 ravanelli
1 cipolla viola
Pecorino sardo
1 pomodoro
1 bicchiere di riso basmati
½ bicchiere di aceto
Salsa di soia q.b.
Sale q.b.
Olio evo q.b.
Preparazione:
Tagliare a cubetti il cetriolo e il pomodoro, a rondelle i ravanelli.
Affettare la cipolla viola molto sottile.
Far appassire in padella la cipolla con dell’olio e un po’ d’acqua. Non appena si è ammorbidita aggiungere il miele Millefiori e l’aceto che avremo precedentemente miscelato in un bicchiere.
Continuare a cuocere la cipolla a fuoco basso finché non si sarà caramellata.
Nel frattempo portare a bollore abbondante (o, se si è in barca, poca) acqua salata in una pentola e cuocere il riso basmati.
Scolare il riso, impiattare condendo con della salsa di soia ed adagiare le cipolle caramellate. Aggiungere le verdure e condire con un filo d’olio ed un po’ di sale.
L’insalata di riso, quella buona, è pronta!
Lo chef in dinette consiglia di abbondare con le cipolle caramellate, creano dipendenza!