• Barracurry minorchino

    In questi giorni pigri veleggiamo di baia in baia a sud di Minorca, aspettando che il ruggito del vento arrivi, come preannunciato, da nord. Al calar del sole lo chef in dinette si tuffa in mare ed inizia ad esplorare armato di muta grotte e anfratti. Dopo qualche sarago, alcune cernie ed un dentice enorme, questa sera ha portato a bordo addirittura un barracuda. Anni fa, a Bali, assaggiai il barracuda alla griglia cosparso di una salsina piccante a base di noccioline, ne avevo un ricordo meraviglioso. Quindi abbiamo deciso di rimanere in Oriente e cimentarci in un barracuda al curry. Il curry che utilizziamo proviene direttamente dall’India, regalo della…

  • Tra Grecia e Spagna con passaggio siculo: pimientos scrocchiarelli, feta e acciughe

    I peperoni si trovano facilmente in ogni mercato dei villaggi che visitiamo e questa ricetta semplicissima e gustosa ci permette di prepararli velocemente, esaltandone il sapore e la croccantezza. Confesso che prima di partire io non mangiavo peperoni, lo chef in dinette, con il sorriso diabolico che sfoggia in questa foto,  me li ha fatti apprezzare! Ingredienti: Peperoni verdi Feta Acciughe Olio evo Preparazione: Tagliare i peperoni a metà ed eliminare i semi. Sbriciolare la feta all’interno del peperone ed aggiungere un filetto di acciuga. Cospargere con un filo d’olio. Accendere il forno e quando arriva a temperatura (circa 200°) posizionare i peperoni su una teglia ed infornare per circa…

  • Cetriolo tunisino si sposa con il sardo pecorino

    Durante le sue peregrinazioni lo chef in dinette è sceso a terra nella meravigliosa Carloforte e si è innamorato di alcuni prodotti locali: la facussa e il pecorino sardo. La facussa ha una storia molto affascinante che, ancora una volta, unisce i popoli del Mediterraneo. Alcuni pescatori di corallo liguri vivevano a Tabarka, un’isola a largo della Tunisia. Nel ‘700 furono costretti ad abbandonare l’isola per le sempre più frequenti incursioni dei pirati. Furono quindi autorizzati dal re Carlo Emanuele III a colonizzare l’isola di San Pietro. Da qui la cultura tabarchina che ancora oggi permea Carloforte e la sua gastronomia che vira dal pesto ligure al cus cus arabo.…

  • Lo tzatziki dello skipper

    Non c’è niente che faccia più felice lo skipper di uno tzatziki preparato al volo mentre si veleggia lungo la costa. La (di)gestione dell’aglio terrà occupato per il resto del pomeriggio l’equipaggio. Ingredienti: 1 vasetto di yogurt greco 1 cetriolo 1 spicchio d’aglio Sale q.b. Olio evo q.b. Preparazione: Tagliare a metà l’aglio ed eliminare l’anima, sminuzzarlo fino ad ottenere una crema (noi utilizziamo una microplane da zester). Sbucciare il cetriolo (per una variante più colorata lasciare qualche strisciolina di buccia) e grattugiarlo. Eliminare l’acqua in eccesso strizzando la polpa. Mescolare lo yogurt, la polpa di cetriolo e l’aglio sminuzzato fino a quando gli ingredienti non saranno perfettamente amalgamati. Aggiungere…

  • Omaggio a Chioggia: sgombro al miele inconvercia’

    A Chioggia si trova uno dei mercati ittici più importanti dell’Adriatico, di conseguenza la sua cucina deve moltissimo al pescato locale. In uno dei tanti ristoranti di Chioggia abbiamo scoperto e ci siamo innamorati di un piatto tipico, il pesce inconvercià, per il quale la ricetta originale vuole che sia utilizzata la gallinella o in alternativa lo scorfano. Noi abbiamo deciso di rendere omaggio a questa ricetta con un pesce un po’ più povero ma altrettanto saporito, lo sgombro. Ingredienti: Miele Millefiori PianaMiele 3 sgombri di media pezzatura 2 spicchi d’aglio mezzo bicchiere di aceto bianco olio evo q.b. sale q.b. pepe q.b. limone Preparazione: Preparare una vinaigrette miscelando aceto…